SDGs 11: Banff Wildlife Bridge, il primo ponte verde

L’Obiettivo SDGs 11 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite si prefigge di promuovere la creazione di infrastrutture che siano non solo più sicure, ma anche più durevoli e sostenibili. Forse, non tutti sanno che il Banff Wildlife Bridge è stato il primo ponte verde mai costruito, rappresentando un esempio tangibile di come questa visione possa concretizzarsi.

Banff Wildlife Bridge

Negli anni ’50, fu costruita la Trans-Canada Highway, un’autostrada a quattro corsie che attraversava il Parco Nazionale di Banff. Tuttavia, non passò molto tempo prima che emergesse chiaramente il devastante impatto di questa infrastruttura sulla fauna selvatica. Il famoso scienziato naturalista Tony Clevenger condusse approfondite ricerche, le quali attestarono che l’autostrada fungeva da ostacolo invalicabile, impedendo agli animali l’accesso alle risorse essenziali per la loro sopravvivenza.

Di fronte a questa sfida, la soluzione fu il Banff Wildlife Bridge, una struttura appositamente progettata per agevolare il passaggio degli animali sopra l’autostrada e mitigare gli impatti sulla fauna selvatica.

Posizionato strategicamente, il Banff Wildlife Bridge consentiva agli animali di attraversare in tutta sicurezza l’autostrada, congiungendo due regioni di vitale importanza per la sopravvivenza della fauna selvatica. Questo non solo ha significativamente abbassato il numero di incidenti tra veicoli e animali, che in passato ammontavano a oltre 100 all’anno, ma ha altresì contribuito a preservare i cicli naturali della fauna selvatica.

Un’isprirazione globale e una dimostrazione possibile di SDGs 11

Il Banff Wildlife Bridge si è affermato come un modello esemplare nella progettazione di infrastrutture sostenibili dedicate alla tutela della natura, ispirando la replicazione di strutture analoghe in tutto il mondo. Questo progetto ha gettato le fondamenta per il concetto più ampio di “corridoio ecologico”, che mira a collegare habitat frammentati per promuovere la migrazione e la sopravvivenza della fauna selvatica.

Oltre a essere un trionfo in termini di conservazione ambientale, questo ponte verde si distingue come un chiaro esempio di come sia possibile realizzare l’Obiettivo 11 degli SDGs dell’Agenda 2030. La sua esistenza dimostra chiaramente che lo sviluppo infrastrutturale può coesistere armoniosamente con la preservazione dell’ambiente.

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